Lettera 110 pubblicata il 1 settembre 2019

SITUAZIONE DELLA LITURGIA TRADIZIONALE NEL MONDO ALLA FINE DELL’ANNO 2018

Pace Liturgica si è impegnata a pubblicare ogni anno un bilancio relativo alla diffusione della Messa tradizionale nel mondo: tale bilancio, che noi presentiamo oggi per la prima volta, è costituito di tre parti.


    - La prima parte presenta la situazione delle celebrazioni nel mondo

    - La seconda viene dedicata ai sacerdoti, che celebrano questa liturgia

    - La terza cerca di fornire dei dati sui fedeli favorevoli a tali celebrazioni


Abbiamo chiesto a Christian Marquant, che ha presentato questo lavoro alla quinta Giornata Summorum Pontificum, svoltasi a Roma il 29 ottobre 2018, di rispondere alle nostre domande.


Paix Liturgique - Parliamo in questa prima intervista delle Messe tradizionali celebrate nel mondo: cosa può dirci in proposito?

Christian Marquant – Prima di rispondere, desidero fare due osservazioni indispensabili circa l’accuratezza di quanto sto per dire.

Prima di tutto, ciò che noi intraprendiamo quest’anno non è mai stato realizzato in modo così completo; tuttavia, nonostante il rigore da noi riposto in tale lavoro, è assolutamente possibile che si siano fatti errori o dimenticato alcuni elementi.

Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che vorranno condividere con noi le proprie osservazioni e le proprie correzioni, poiché il nostro desiderio è quello di diffondere alla fine del 2019, per i 50 anni dalla pubblicazione del nuovo Ordo Missae, un bilancio più completo e preciso di quello che presentiamo per il 2018.

Per tornare alla Sua domanda, evidenzierei prima di tutto come 49 anni dopo la pretesa interdizione della Messa tradizionale, essa venga ormai celebrata – e con regolarità – nei cinque Continenti. In Europa ed in America, certamente, ma anche in Asia, in Africa ed in Oceania: un tale sviluppo sarebbe stato inconcepibile mezzo secolo fa.


Paix Liturgique - Può darci qualche cifra?

Christian Marquant – La cosa più importante è constatare come ormai la Messa tradizionale venga celebrata regolarmente, alla fine del 2018, in oltre 80, distinti Paesi, senza contare le province o i dipartimenti d’Oltremare di Paesi come la Francia.

Bisogna però subito evidenziare come tale dato nasconda evidentemente differenze lampanti e disparità gigantesche: come comparare la Francia ove i luoghi delle celebrazioni sorpassano quota 400 con la Slovenia ove, a quel che ne sappiamo, la Messa tradizionale non viene celebrata che in una sola chiesa… oppure gli Stati Uniti, dove le celebrazioni sono più numerose che in Francia con lo Zimbabwe?

Ma ciò che noi abbiamo voluto mettere in luce è in ogni caso la crescita universale di un fenomeno, che non rappresenta una moda, né una faccenda riguardante esclusivamente i francesi, come i nemici della pace nella liturgia hanno tanto amato ripetere.


Paix Liturgique - Quale la situazione in Europa?

Christian Marquant – L’Europa è un caso pressoché unico, poiché di fatto la Messa tradizionale vi viene celebrata in tutti i Paesi di tradizione cattolica ed oggi anche in numerosi Paesi di tradizione protestante. La lista, che troverete in nota, ve lo confermerà (1).


Paix Liturgique - E la situazione in America?

Christian Marquant – È una situazione simile a quella europea, in quanto anche in questo Continente la Messa tradizionale viene celebrata quasi ovunque, tranne in Venezuela, Paese di cui è ben nota la situazione sociale e politica alquanto particolare, e tranne in un certo numero di Stati antillani, che, a causa della scarsa popolazione, non sono ancora stati coinvolti (2).


Paix Liturgique - E quale la situazione dell’Africa?

Christian Marquant – L’Africa è senza dubbio il Continente meno toccato dal fenomeno della Messa tradizionale, benché l’elenco dei Paesi, ove tale liturgia viene celebrata, non sia trascurabile (3). Ma parlare di questo Continente m’induce a segnalare l’opera missionaria eccezionale ed esemplare, che vi è stata condotta dalla Fraternità San Pio X e che ha portato all’insediamento di centri potenti di tradizione liturgica in Paesi poveri o poco popolati, i quali diverranno ben presto, non ne dubitiamo, riferimenti importanti, in grado di rifulgere in queste regioni nei prossimi anni. E questo movimento continua ancora grazie ai frequenti viaggi missionari intrapresi dai preti dei Priorati africani dando ascolto alle domande pervenute, se non rilevanti in ogni caso numerose, domande che fanno ritenere come da qui a vent’anni tutta l’Africa possa essere interessata dalla celebrazione della liturgia tradizionale.


Paix Liturgique - E l’Asia?

Christian Marquant – L’immensa Asia è la parente povera del mondo tradizionale (4). Ciò non dipende dalla liturgia tradizionale, bensì dal fatto che il contesto asiatico non è che marginalmente cattolico con regioni quasi esclusivamente dominate dall’islam o altre come l’India e la Cina, in cui l’evangelizzazione, malgrado sforzi enormi e molto antichi, muove ancora i propri primi passi.

Ciò non impedisce che, tramite i cattolici d’Asia, la Messa tradizionale si diffonda comunque, in quanto essa corrisponde ad un profondo desiderio di affermare nello stesso tempo la propria piena fede cattolica e di nutrire un senso molto forte di comunione con la Chiesa universale nello spazio e nel tempo, che è poi ciò che realizza la Messa tradizionale.


Paix Liturgique - Terminiamo con l’Oceania.

Christian Marquant – È un Continente, in cui la tradizione liturgica è in piena espansione (5), sia per la presenza di un importante centro europeo di tale tradizione, sia però anche grazie ad un movimento di evangelizzazione in espansione, secondo questa forma. Potrei riproporre per il contesto dell’Oceania la mia sottolineatura fatta del notevole lavoro missionario svolto dalla Fraternità San Pio X, lavoro qui rivolto verso il mondo del Pacifico insulare.


Paix Liturgique - Lei ha detto che la liturgia tradizionale viene ormai celebrata in 80 Paesi. Ha l’impressione che si possa arrivare ad un limite territoriale per questo sviluppo?

Christian Marquant – È certo che in Europa o in America, dove quasi tutti i Paesi cattolici sono già toccati dal movimento in favore della Messa tradizionale, lo sviluppo di tale liturgia avviene per crescita interna – vale a dire più luoghi di culto -, nonché grazie al diffondersi di opere in campo scolastico e spesso di seminari – più che attraverso una diffusione verso nuovi Paesi.

Invece, le informazioni di cui disponiamo a proposito di Africa ed Asia ci inducono a ritenere che negli anni a venire la Messa tradizionale possa giungere in un gran numero di Paesi, ove oggi non viene ancora celebrata, ma in cui i fedeli l’attendono e dove già si stanno organizzando in questa prospettiva.


Paix Liturgique - Cosa direbbe in conclusione di questa prima intervista dedicata alla Messa tradizionale nel mondo?

Christian Marquant – Riprenderei un’affermazione prima fatta, che mi pare corrispondere ad un’evidenza: la Messa tradizionale non è una moda, bensì è per i cattolici latini l’espressione perfetta della lex credendi, vale a dire del loro Credo, specialmente per quanto concerne il sacrificio eucaristico e la presenza eucaristica. «La Francia, non si è trovato nulla di meglio», diceva un celebre uomo politico. Io direi, da parte mia: «Dopo cinquant’anni che ci si prova, non si è trovato nulla di meglio della Messa tradizionale». Pertanto non è così stupefacente che sempre più preti e fedeli si rivolgano ad essa non appena lo possano. Si può ragionevolmente sperare in uno sviluppo davvero considerevole nei prossimi anni.


1/1 – Paesi d’Europa ove si celebra la Messa tradizionale en 2018

Germania, Austria, Belgio, Bielorussia, Croazia, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Vaticano, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Russia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Ucraina.


1/2 - Paesi d’Europa ove non si celebra la Messa tradizionale en 2018

Albania, Andorre, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Grecia, Islanda, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Romania, San Marino, Serbia.


2/1 – Paesi d’America ove si celebra la Messa tradizionale en 2018

Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Trinidad e Tobago, Uruguay, Usa.


2/2 – Paesi d’America ove non si celebra la Messa tradizionale en 2018

Antigua e Barbuda, Bahamas, Belize, Dominica, Guyana, Giamaica, Saint Christopher e Nevis, San Vincenzo e Grenadine, Santa Lucia, San Salvador, Suriname, Venezuela.


3/1 – Paesi d’Africa ove si celebra la Messa tradizionale en 2018

Africa del Sud, Benin, Camerun, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Gabon, Guinea Equatoriale, Isole Mauritius, Kenya, La Réunion, Madagascar, Nigeria, Uganda, Tanzania, Zimbabwe.


3/2 – Paesi d’Africa ove non si celebra la Messa tradizionale en 2018

Algeria, Angola, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Comore, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Lesotho, Liberia, Libia, Malawi, Mali, Marocco, Mauritania, Mozambico, Namibia, Niger, Repubblica Centrafricana, Repubblica di Gibuti, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sudan del Sud, Swaziland, Ciad, Togo, Tunisia, Zambia.


4/1 – Paesi d’Asia ove si celebra la Messa tradizionale en 2018

Sri Lanka, Cina, Corea, India, Indonesia, Israele, Giappone, Kazakistan, Malesia, Filippine, Singapore, Taiwan


4/2 – Paesi d’Asia ove non si celebra la Messa tradizionale en 2018

Afghanistan, Arabia Saudita, Armenia, Azerbaigian, Bahrein, Bangladesh, Birmania, Bhutan, Cambogia, Emirati Arabi Uniti, Georgia, Iraq, Iran, Giordania, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Maldive, Mongolia, Nepal, Oman, Uzbekistan, Pakistan, Palestina, Qatar, Siria, Tagikistan, Thailandia, Turchia, Vietnam, Yemen.


5/1 – Paesi d’Oceania ove si celebra la Messa tradizionale en 2018

Australia, Fiji, Nuova Zelanda (ai quali bisogna aggiungere i territori francesi della Nuova Caledonia e della Polinesia).


5/2 – Paesi d’Oceania ove non si celebra la Messa tradizionale en 201

Brunei, Stati federati di Micronesia, Isole Marshall, Kiribati, Nauru, Palau, Papuasia-Nuova-Guinea, Isole Salomone, Samoa, Timor orientale, Tonga , Tuvalu, Vanuatu.